Descrizione
Il Castello Gallego (XVII): all’interno si trova il Museo etno-antropologico dei Nebrodi, la Pinacoteca “Nino Franchina”, la Biblioteca comunale “G.Verga” e la stanza letteraria di Vincenzo Consolo.
Vincenzo Consolo, scrittore e saggista italiano, nasce a S. Agata Militello il 18 febbraio del 1933 e muore a Milano il 21 febbraio del 2012. Si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza all’Università Cattolica di Milano, ma deve abbondonare a causa del servizio militare. Torna in Sicilia e si laurea a Messina nel 1960. Nel 1963 pubblica il suo romanzo d’esordio “La ferita dell’aprile”. In questo periodo conosce e frequenta Leonardo Sciascia e il poeta Lucio Piccolo. Si ritrasferisce a Milano nel 1968, dopo aver vinto un concorso in Rai. Pubblica nel 1976 il romanzo “Il sorriso dell’ignoto marinaio”, nel 1985 la favola teatrale “Lunaria”, nel 1987 il romanzo “Retablo”, nel 1988 “Le pietre di Pantàlica”. Per il romanzo “Nottetempo, casa per casa” (1992) riceve il Premio Strega. Pubblica successivamente altri romanzi quali “L’olivo e l’olivastro” (1994), “Il teatro del sole”, (1999), “Lo spasimo di Palermo” (1998), la raccolta di saggi “Di qua dal faro” (1999) e altri testi. Oltre al premio Strega, ha ricevuto altri premi letterari tra cui: Il Premio Pirandello, Grinzane Cavour, Flaiano e Internazionale Unione Latina, Leopardi.
La Chiesa dell’Addolorata (sec. XVII), un tempo cappella del Castello, con sobria facciata e interno classico, conserva all’interno il dipinto di Andrea D’Antoni raffigurante il miracolo di S. Biagio e il crocifisso ligneo settecentesco di Filippo Quattrocchi.
La Chiesa del Carmelo (1866), meglio conosciuta come Chiesa Madre o Duomo, costruita in stile neoclassico su progetto di Leone Savoja, presenta all’interno i capitelli dello stuccatore Beccalli, la statua lignea ottocentesca di S. Giuseppe dello scultore Bagnasco e il quadro “la Madonna del Carmelo” (XIX sec.); gli altari in fondo alle navate del XVII secolo provengono da chiese barocche palermitane non più esistenti.
Altre chiese presenti sono:
- la Chiesa del Sacro Cuore (1934);
- la Chiesa di Santa Lucia (1969);
- la Chiesa di S. Francesco (2011).
Si segnalano inoltre eleganti palazzi ottocenteschi ricchi di decorazioni e affreschi, di gusto neoclassico e liberty: Palazzo Faraci (1870), attuale sede del Comune (Piazza Crispi), Palazzo Fortunato (1860), Palazzo Faraci Coco (1870), Circolo dei Nobili “Dante Alighieri” (1860), Palazzo Zito (1900), Palazzo Gentile (1880), sede del Parco dei Nebrodi, Palazzo Ciuppa (1876), Palazzo Faraci del Prato (1816), Palazzo Faraci Cannizzo (1907), la gotica Villa Giancola.
La Porta di Mare (XVIII sec.), adiacente al Castello, antica porta di accesso al paese dalla marina: attraverso la caratteristica Via Roma si raggiunge il centro della cittadina.